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La Nakayama Karate-do Tarcento e Artegna e il centro yoga Shiva Shakti

Hanno concluso il Campus in località Castel Valdajer a Ligosullo.Sono stati giorni intensi, già dopo l’arrivo, per organizzare la disposizione dei tatami e degli attrezzi per l’allenamento.Quando alle 16.00 eravamo arrivati tutti, sono state consegnate le magliette, e presentato il programma delle giornate.Per non perdere tempo abbiamo iniziato subito assieme alle persone dello yoga, con tecniche di base, pugni e parate, in modo da cominciare a prepararli per il ten-no-kata.

Dopo cena, terminato l’allenamento, volevamo fare il fuoco, ma visto che piovigginava abbiamo optato per proiettare un film. Tutti quanti hanno deciso per il primo KARATE KID.Il giorno dopo siamo partiti subito tutti assieme facendo riscaldamento e stretching. Una parte l’abbiamo fatta noi, mentre l’altra è stata diretta dalla scuola di yoga. Le due cose s’incastravano alla perfezione! A seguire, abbiamo riproposto le tecniche di parate e attacco del kata del M°Funakoshi e alla fine di questo abbiamo fatto anche il kata taikyoku shodan assieme agli amici di yoga.

Terminata la prima parte di allenamento comune, ci siamo momentaneamente separati ed ogni scuola si è concentrata sul proprio programma.

Noi abbiamo iniziato a fare il “GOJUSHIHO SHO” un Kata di un certo livello, ma con tecniche relativamente semplici.

Dopo la pausa abbiamo continuato con lo studio dei 5 HEYAN (visto che le mie cinture più alte sono BLU).e per finire la seconda parte del Kata. Per concludere in bellezza abbiamo fatto un po’ di tecniche di preparazione al kumitè. Ultimata la cena abbiamo acceso il fuoco e ci siamo messi in cerchio. In quel momento ognuno ha raccontato la sua storia sportiva e di come è nata la sua voglia di fare Karate.

Tutti hanno collaborato ed è stato un bel confronto di opinioni. Poi siamo andati a dormire perché il giorno successivo ci avrebbe aspettato un’altra giornata intensa. Il giorno di sabato mattina infatti, come da programma, alle 08.10 eravamo tutti pronti per andare al lago “DIMON” a quota 1.900 mt. circa.

Una volta arrivati al lago, dopo aver recuperato le energie, siamo subito partiti con lo stretching, per poi ripetere tutti assieme le tecniche di base, ma stavolta usando anche la respirazione ed il “KIME”.Il passo successivo è stato fare il TEN-NO-KATA usando sempre la respirazione, e la contrazione e decontrazione del corpo. Terminato questo l’allenamento, sulla riva del lago, ed immersi in questo suggestivo panorama, abbiamo mangiato i panini tutti insieme e, con un’ora di anticipo siamo rientrati alla base.

Qui ci aspettava l’ultima pausa merenda, terminata la quale siamo scesi nel prato davanti alla casa per costruire, ognuno con il proprio contributo, il “MANDALA”. Abbiamo cioè posizionato in una forma geometrica tutte le cose (fiori, rami, foglie, pigne etc) raccolte durante la camminata verso il lago e che per noi avevano un significato. Unendoci poi, tramite la presa di mano, abbiamo cercato di focalizzare il nostro pensiero verso un punto comune, di amore e serenità. E’ stato per tutti un momento di condivisione.

Infine, l’ultima ora e mezza abbiamo prima fatto un po’ di stretching, a seguire l’Heian kata e poi la terza parte del “GOJUSHiHO SHO”. A conclusione mancava solo il Kumite, di cui certamente non ci siamo privati e che abbiamo messo in pratica scambiando varie volte i compagni.La serata è poi proseguita, dopo cena, con il momento del fuoco. Ci siamo quindi messi in cerchio e tutti hanno dato la propria opinione di quel che avevano provato e sentito durante il campus.

Con grande piacere la positività di ognuno non è mancata ed in generale per tutti è stata un’esperienza bella, divertente, ma anche costruttivamente impegnativa.E così il tempo è volato e l’ultimo giorno, dopo la colazione, siamo riusciti a fare un’altra ora e mezza di allenamento, completando il nuovo kata e la serie di tecniche con spostamenti che si usano nel Kumite (da soli, ma anche a coppie). Sistemate le stanze per la partenza rimaneva ancora un piacevole appuntamento insieme: il pranzo coi genitori venuti a prendere i ragazzi. Lo chef ha proposto hot dog per tutti e così anche gli ultimi lavoretti di riassetto e pulizia sono diventati leggeri e quasi divertenti.Il saluto finale ci ha visto uniti e ricaricati delle giuste energie, per iniziare la nuova stagione sportiva con rinnovato entusiasmo e aspettative che siamo certi non mancheranno di deluderci.

Vidoni Fulvio Presidente A.S.D. Libertas M.Nakayama Karate-DO